sabato 3 novembre 2012

Dracula e il mito dei vampiri alla Triennale di Milano

'Valentina incontra Dracula', tavola di Guido CrepaxSpazio ai vampiri nell’anno in cui si ricorda il centenario della morte di Bram Stoker, con numerose iniziative fra editoria e cultura a celebrare il conte Dracula e la sua fascinosa progenie.

La stirpe di Nosferatu sorge questa volta ad aggirarsi fra le sale della Triennale di Milano, dal 23 novembre 2012 al 24 marzo del 2013 in occasione di Dracula e il mito dei vampiri, una mostra che affronta e indaga la figura del più classico dei vampiri, partendo dalla dimensione storica per procedere alla sua trasfigurazione letteraria sino ad arrivare alla trasposizione cinematografica e, infine, alle implicazioni sociologiche del mito di Dracula. Un itinerario nel mondo vampiresco in circa cento opere tra dipinti, incisioni, disegni, documenti, oggetti storici, costumi di scena e video, analizzando al contempo il contesto storico e quello contemporaneo attraverso una rassegna di oggetti d’epoca e design dei nostri giorni, fra miti del passato e divi odierni.

“Nel 1912 muore Bram Stoker, lo scrittore che, nel 1897, pubblicò il romanzo Dracula. Il mondo celebra il centenario della sua scomparsa con una serie di importanti eventi. La mostra è quindi un’occasione per rendere omaggio alla creatura letteraria del romanziere irlandese: Dracula, l’immortale vampiro, principe della notte, antesignano di una lunga serie di emuli più o meno fascinosi. La figura del vampiro, a partire dai suoi più lontani trascorsi folklorici e medievali, ha conosciuto infatti uno sviluppo straordinario entro la cultura illuministica, romantica e contemporanea, per culminare oggi nella saga di Twilight e in una sorta di «vampiromania» che continua a sedurre adolescenti e non solo”.

Prosegue il comunicato stampa della Triennale di Milano: – “Capire perché il vampiro sia comparso improvvisamente sulla scena dell’immaginario europeo nel Settecento per non uscirne mai più, rileggere per immagini il Dracula di Bram Stoker, pensare a Dracula guardando a tutto quanto è stato prodotto dopo Bram Stoker, ma anche conoscere Dracula prima di Bram Stoker: questo l’intento della mostra”.

Le diverse declinazioni del fenomeno del vampirismo sono quindi affrontate in tre sezioni principali: “La realtà dietro il mito”, a cura di Margot Rauch, conservatrice del Kunsthistorisches Museum di Vienna, da cui provengono una serie di eccezionali documenti storici e opere tra le quali il primo ritratto del conte Vlad, figura storicamente esistita nel XV secolo e associata a quella leggendaria di Dracula; “Bram Stoker: Dracula” in collaborazione con la Bram Stoker Estate, che propone una riflessione sul vampirismo nell’ambito letterario, con particolare attenzione all’opera di Stoker approfondita attraverso taccuini e documenti del romanziere, per la prima volta esposti in Italia; “Morire di luce: il cinema e i vampiri” a cura del critico cinematografico Gianni Canova che attraverso manifesti originali e videoproiezioni ci immerge nella storia del vampirismo sul grande schermo, dalle prime pellicole in bianco e nero degli inizi del Novecento fino alle saghe degli ultimi anni. Particolare attenzione è rivolta al Bram Stoker’s Dracula (1992) di Francis Ford Coppola, di cui sono presentati, per la prima volta nel nostro paese, alcuni storyboards. Per l’occasione si presenta al pubblico anche l’armatura indossata da Gary Oldman – su disegno della costume designer Ishioka Eiko – eccezionalmente ricostruita dai produttori hollywoodiani dell’originale.

L’allestimento, che si avvale di ricostruzioni scenografiche e suggestive proiezioni, si arricchisce poi di alcune interessanti variazioni sul tema: la storica del costume Giulia Mafai offre un’interpretazione originale dell’identità del vampiro e, in particolare, della “donna vampiro”. Splendidi abiti di scena offrono un particolare sguardo sulla figura della “Donna vamp”, creatura che al vampiro al femminile – incarnato storicamente da Elizabeth Bathory e letterariamente dalla Carmilla di J.S. Le Fanu – sovrappone il concetto di donna che distrugge attraverso il potere della seduzione.

Dalla storia del costume si passa al “Design del Vampiro” in un racconto per immagini delle dimore e i luoghi frequentati dal principe della notte, con una riflessione sul ruolo di Dracula come “costruttore di città” firmata dall’architetto Italo Rota.

A completare il percorso dell’esposizione, uno speciale omaggio dedicato ai fumetti di Guido Crepax con l’esposizione di diciotto inediti disegni che illustrano l’incontro fra Dracula e Valentina, la più celebre fra i personaggi dell’artista milanese.

La mostra è ideata, prodotta e organizzata da Alef-Cultural Project Management in partnership con La Triennale di Milano e in collaborazione con il Kunsthistorisches Museum di Vienna. In occasione dell’esposizione Dracula e il mito dei vampiri, e solo in alcuni giorni della settimana, l’Avis – Associazione Volontari Italiani Sangue – farà conoscere le proprie attività sensibilizzando il pubblico ai valori del dono e della solidarietà.

Dracula e il mito dei vampiri
Dal 23 novembre 2012 al 24 marzo 2013
Triennale di Milano
Viale Alemagna, 6 – 20121 Milano

Orari:
dal Martedì alla Domenica 10.30 - 20.30
Giovedì 10.30 - 23.00
(La biglietteria chiude un’ora prima)
Lunedì chiuso

Biglietti:
Intero 8,00 Euro
Ridotto 6,50 Euro

Informazioni:
Biglietteria Triennale: tel. +39 02 72434208
draculamilano.com
www.triennale.it

Dracula e il mito dei vampiri, banner della mostra

Tatiana Martino

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