mercoledì 26 dicembre 2012

Dean Spanley, quando Lord Dunsany va al cinema

Dean Spanley, DVD, copertinaInedito in Italia, My Talks with Dean Spanley è un romanzo umoristico e fantastico di Lord Dunsany pubblicato nel 1936, una curiosa storia di cani – argomento fra i prediletti dell’autore – e di reincarnazione, con un compassato ma singolare decano inglese dell’età edoardiana che, soltanto ed esclusivamente sotto agli effetti di un inebriante e raro vino di gran pregio, rievoca i presunti ricordi della sua vita canina precedente.

Quasi una commedia alla maniera tipica del tardo Dunsany teatrale, giocando sul filo dello humor attorno a una singola irruzione del meraviglioso nel prosaico schema della società britannica del tempo. Un Dunsany maturo d’anni ed esperienza rispetto alle sgargianti prose degli esordi fantasy del primo Novecento, quelle raccolte narrative fra The Gods of Pegana (1906) e Tales of Wonder (1916) che tanto influenzarono H.P. Lovecraft, per poi lasciarlo deluso di fronte all’evoluzione stilistica e tematica del barone irlandese nei due decenni successivi.

Scrive infatti Lovecraft di Lord Dunsany, in una lettera a Fritz Leiber del 15 novembre 1936: “Nel mentre guadagnava d’età e in raffinatezza, ne perdeva in semplicità e freschezza. Si è vergognato d’essere acriticamente naïve, e ha cominciato a prender le distanze dai propri racconti, visibilmente sorridendovi persino nel loro stesso svilupparsi. Anziché rimanere quel che l’autentico fantaisiste dovrebbe essere – un fanciullo in un mondo di sogni di fanciullo – è divenuto ansioso di mostrarsi come un vero adulto che, bonariamente, fa solo finta d’essere fanciullo in un mondo di sogni di fanciullo”.

My Talks with Dean Spanley, I ed., MacMillan, 1936, copertinaCosa ancor più curiosa del romanzo, è il fatto che il film trattone nel 2008 sia anch’esso rimasto inedito in Italia, almeno sin adesso, nonostante il potenziale richiamo di un cast di grandi nomi. Diretto da Toa Fraser su sceneggiatura di Alan Sharp, in una coproduzione fra la Nuova Zelanda e il Regno Unito, Dean Spanley vede un anziano Peter O’Toole protagonista con Sam Neill, nella parte del decano Spanley, insieme a Bryan Brown e Jeremy Northam, a interpretare un’ottima commedia che adatta – e  inevitabilmente espande oltre l’originale letterario – su sfondo drammatico i contenuti del libro.

Mai giunta in quattro anni ai nostri cinema, la pellicola è finalmente doppiata in italiano e distribuita come DVD attraverso il marchio della Dynit Anime Manga, con descrizione e informazioni tecniche disponibili presso le pagine informative di www.dynit.it. Questa la sinossi presentata:

“Horatio Fisk, irascibile e scontroso settantenne, vive gli ultimi giorni della sua vita durante l’epoca edwardiana, a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento. Nonostante non abbia niente in comune con il figlio Henslowe, Horatio accetta di uscire regolarmente insieme a lui. La noia e la monotonia dei loro appuntamenti li spinge un giorno a partecipare ad una conferenza sulla trasmigrazione delle anime di un guru indiano, dove fanno la conoscenza dell’eccentrico Dean Spanley. Quando Spanley, accettando un invito a cena di Henslowe, degusta un bicchiere di raro Tokai ungherese, improvvisamente viene ricondotto ai ricordi di una vita precedente vissuta come cane che, con sorpresa, si ricollegano al passato familiare di Horatio”.

Ogni dettaglio circa il film in sé è reperibile sul solito e onnicomprensivo Internet Movie Database. Nessun trailer italiano è disponibile, vista la mancata uscita nelle sale; per supplire, eccone una versione in lingua originale.



Andrea Bonazzi

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