martedì 4 gennaio 2011

The Conspiracy Against the Human Race: Thomas Ligotti, l’horror e il pessimismo filosofico

The Conspiracy Against the Human Race: A Contrivance of Horror, 2010-2011, copertinaSono già esaurite le duemila copie della tiratura in copertina rigida di The Conspiracy Against the Human Race: A Contrivance of Horror, l’eclettico lungo saggio di Thomas Ligotti sul pessimismo filosofico pubblicato alcuni mesi fa dalla Hippocampus Press, editrice specializzata americana che si accinge ora a riproporcene una più accessibile ristampa, disponile in paperback dal prossimo febbraio (se non poco più tardi, nei sempre aleatori tempi editoriali delle small presses).

Si tratta della prima estesa opera non narrativa dello scrittore italoamericano, da qualche anno inattivo come autore di weird fiction se si esclude la revisione e aggiornamento dei racconti delle sue prime raccolte, in corso di pubblicazione presso la Subterranean Press in una serie di riedizioni definitive inaugurata nel 2010 con l’esordio di Songs of a Dead Dreamer. E se già la sua visione letteraria – tanto estremamente cupa e a tratti nichilista – ha stentato in due decenni a lasciarsi conoscere in Italia, potremmo scommettere sull’assoluta improbabilità di vedere mai tradotta in italiano questa prova saggistica dichiaratamente pessimista, scritta nella consueta, scintillante prosa delle sue storie brevi nell’illustrare il pensiero da sempre posto alla base delle stesse. Una personale concezione del mondo e delle cose, messaggio di fondo a pervadere il senso medesimo della narrazione, anziché farsene semplice espediente o sfondo come piuttosto avviene nell’horror più di convenzione.

Per tradurre almeno in parte il tono della nota editoriale: “il genere umano dovrebbe porre fine alla propria esistenza? Sappiamo almeno che significato abbia essere umani? E se non fossimo nulla di quanto ognuno di noi suppone d’essere? In questo stimolante lavoro filosofico, l’acclamato scrittore del soprannaturale Thomas Ligotti affronta queste e altre questioni nella stessa maniera provocatoria e penetrante di certa sua affermata narrativa horror. Per Ligotti non c’è rifugio dal nostro esistere in quanto esseri coscienti, i quali devono reprimere la propria consapevolezza degli orrori che il vivere ha per loro in serbo. Pure, come è possibile provare, la nostra coscienza può in ogni momento sollevarsi contro le stesse nostre difese da tale consapevolezza, sussurrandoci cose che non avremmo voluto mai ascoltare: che la religione è una trasparente fantasia, che l’ottimismo è un esercizio d’illusoria soddisfazione del proprio desiderio, che persino la ricerca del piacere è un’impresa destinata a terminare in nulla”.

L’elemento cospiratorio, al quale fa riferimento il titolo, non sarebbe però rappresentato da questo esser consapevoli che ci distingue da altri creature viventi, rendendoci tragicamente consci dell’esistere, della sofferenza e della morte. La “cospirazione contro il genere umano”, piuttosto, è quella che la specie umana ha sempre mantenuto in atto per ingannar sé stessa, negando certe angoscianti consapevolezze in favore di qualunque auto-illusione utile ad attribuire senso e scopo al ciclo della vita.

Ligotti percorre il tema in provocante disaccordo con la comune, radicata convinzione che “esistere sia una buona cosa”, affrontandolo in una successione di argomenti che attingono alle teorie e i lavori di filosofi pessimisti quali Arthur Schopenhauer, Philipp Mainländer (1841-1876), Carlo Michelstaedter (1887-1910) e principalmente il norvegese Peter Wessel Zapffe (1899-1990), sostenitore dell’antinatalismo – posizione contraria alla procreazione, qui in prospettiva di una graduale e volontaria auto-estinzione della specie – il quale considerava l’umanità come un enorme errore; un tragico paradosso che tenta di essere altra cosa da sé stesso, creandosi risposte che la natura non può dargli.

Thomas Ligotti, silhouette, fotoFra questa e diverse altre aree di ricerca, tra la filosofia morale, le neuroscienze, la psicologia della gestione del terrore (Terror Management Theory), la sociologia dell’autoinganno e la teoria dell’esperienza perturbante, l’autore statunitense si addentra con piglio in verità più letterario che saggistico, non privo di un qualche sardonico umorismo, includendo brani dalle sue Professor Nobody’s Little Lectures on Supernatural Horror (1986) in quella che è forse la più sottile provocazione del volume: l’utilizzo della letteratura del sovrannaturale a conferma e strumento di supporto dell’intuizione e della speculazione filosofica. Anzi, perfino a essa in parallelo citando sullo stesso piano Schopenhauer con Howard Phillips Lovecraft, sino al capitolo finale “Autopsy on a Puppet: An Anatomy of the Supernatural”, una “anatomia” dell’orrore soprannaturale come riflesso e sublimazione artistica di tale lucida inquietudine della coscienza, nelle sue funzioni e nei propri meccanismi fra il gotico ed Edgar Allan Poe, Lovecraft e Algernon Blackwood, Roland Topor e Robert Conrad.

La breve introduzione al libro si affida alla firma di Ray Brassier, membro della Facoltà di Filosofia presso l’Università Americana di Beirut, in Libano. Da lungo tempo in preparazione, una prima versione di The Conspiracy Against the Human Race fu resa pubblica nel 2007, per breve periodo sottoposta in formato ebook alla critica e le osservazioni del forum di www.ligotti.net, la comunità web dedicata allo scrittore. Il testo si è tuttavia rivoluzionato nel frattempo, ampliato sino a comprendere frammenti di precedenti opere, prefazioni, articoli e interviste.

Invariata l’immagine di copertina, con un Thomas Ligotti ritratto in controluce da una delle sue rare vecchie foto. Indice dei capitoli, e maggiori informazioni sulla nuova edizione economica in brossura, sono reperibili alla pagina dedicata sul sito di Hippocampus Press.

The Conspiracy Against the Human Race: A Contrivance of Horror
Thomas Ligotti
Hippocampus Press, 2010 (esaurito presso l’editore)
copertina rigida, 246 pagine, $25.00
ISBN 9780982429693

Hippocampus Press, 2011
brossura, 246 pagine, $15.00
ISBN 9780984480272

Andrea Bonazzi

1 commento :

  1. E invece ecco, nel 2016 abbiamo la nostra copia tradotta in italiano

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